Si è appena concluso brillantemente l'evento formativo di Panchià in Val di Fiemme (TN), durante il quale si sono incrociati i percorsi formativi degli Accompagnatori e dei Maestri di Mountain bike, che si sono ritrovati per svolgere il secondo modulo dell'articolato percorso formativo dei Maestri di mtb. Come è nostra consuetudine, diamo voce ai racconti dei protagonisti.

Premessa: mi sono iscritto ad un corso Ami per diventare accompagnatore di mountain bike. Sono partito da Roma per Panchià in Val di Fiemme. Mi sono fatto oltre seicento chilometri e quasi sei ore di macchina. Sono tornato a casa quattro giorni dopo, avendo in tasca un tesserino da cicloguida.

Se mai ci fosse bisogno di un’ulteriore certificazione di qualità della scuola Ami di mountain bike, già riconosciuta come una delle migliori in Italia, questa è senz’altro la prova che Ami è sinonimo di professionalità nel campo della formazione Mtb.      

(Nell'immagine; Manlio Pisu in azione)
Ho la passione del cicloturismo. Vado in bici da almeno quindici anni. Ho pedalato in mountain bike per migliaia di chilometri in Italia e all’estero. Ho percorso itinerari straordinari, selezionati con cura per avere il meglio dal punto di vista paesaggistico, naturalistico, storico e archeologico. Ho consumato diverse bici e tanti copertoni. Con questo identikit ciclistico pensavo che diventare accompagnatore di Mtb fosse poco più di una mera formalità. A Panchià ho capito che così non è.

Sono stato messo davanti a percorsi tecnici che non avevo mai affrontato prima. Ho dovuto prendere atto dei miei limiti e – nonostante tutto - della mia scarsa esperienza, almeno sui terreni come quelli su cui la scuola mette alla prova i propri allievi. Ho cercato di imparare in fretta. Il risultato di fine corso, malgrado l’impegno, è stato un punteggio insufficiente all’abilitazione come accompagnatore di mountain bike. E’ stato un ritorno a casa mesto, da cicloguida. La mia autovalutazione, per altro, coincide con il risultato del test. Dunque: nulla da eccepire. Chapeau ai maestri Ami, che non fanno sconti a nessuno. E’ indice di serietà. La scuola Ami non è un “patentificio”.

Per dirla tutta e non spaventare nessuno:  i miei compagni di corso ce l’hanno fatta. Tutti, ad eccezione di me, hanno lasciato Panchià da accompagnatori.  Dunque il corso non va sottovalutato, ma non è certo un ostacolo insuperabile. Presuppone un discreto grado di esperienza e di preparazione tecnica. E qui giocano un ruolo l’età, lo stile di vita, il tempo trascorso in sella alla bici, la dimestichezza con dirupi, pendenze e curve con angoli a 40 gradi nonché la qualità del mezzo.

Ma il corso non è stato solo formazione. E’ stato anche esperienza umana, occasione di incontro con persone diverse per provenienza, età, mestiere, obiettivi; tutti, però, accomunati dalla stessa passione per la bici. Quattro giorni di full immersion, che nella percezione soggettiva del tempo sono sembrati a molti di noi un periodo dilatato, lunghissimo. A fine corso eravamo tutti  un po’ più bravi in sella e un po’ più ricchi sul piano umano. Grazie ad Ami e ai suoi istruttori.
Manlio Pisu

Premetto che la mia opinione si basa su tre aspetti principali, le mie conoscenze personali, la mia esperienza con altri corsi di formazione accumulati negli anni, le mie sensazioni.
1. Durata del corso e gestione dei tempi.
Considerata la quantità di informazioni che avete cercato di trasferirci in 4 gg credo che di meglio sarebbe stato difficile fare. La flessibilità delle tabelle di marcia in funzione delle condizioni meteo sono state una mossa a dir poco gradita e ben gestita.

(nell'immagine: Marco Zampollo in azione)

2. Spettro di argomenti trattati e relativa qualità
Anche in questo aspetto mi trovo d'accordo sulla gamma di argomenti proposti. Tutto quello che serve per orientare un accompagnatore mi sembra sia stato discusso.

Mi è sembrato che la qualità delle informazione delle lezioni fossero adeguate al livello di corso tranne che sulla parte della fisiologia e alimentazione sportiva che ritengo sia stata carente e poco esauriente in alcuni approfondimenti e in contraddizione per altri concetti rispetto alle conoscenze che davo per certe.  Comprendo le tempistiche, e che per la vastità del tema non si possa pretendere una profondità estrema, ma comunque non mi hanno soddisfatto. Personalmente avrei preferito un relatore per il primo soccorso e uno più specializzato per fisiologia, alimentazione ed allenamento. La dispensa che ci avete fornito colma in parte le lacune delle lezioni seppur ritengo che potrebbe essere ulteriormente migliorata in alune sue parti.

3. Relatori
Date l'impressione di essere un bel team affiatato e compatto. Avete rispettato e gestito bene i tempi. Siete stati propositivi e aperti a suggerimenti. Avete ascoltato un po tutti e con adeguata attenzione senza screditare nessuno, non è facile, complimenti. Quanto detto vale per tutti i relatori, non solo Andrea e Ivan.

(nella foto: Martin Pittertschatscher in azione)

4. Struttura e servizi
L'albergo era molto bello e ben organizzato. Sono stato in posti molto più "fashion" ma che non avevano minimanente la calorosità e la disponibilità di questa struttura. Il cibo èra ottimo. Non ho avuto il piacere di godere dei servizi di SPA ma sepere che ci sono da ulteriore lustro all'albergo. Diego è indubbiamente la superstar dello staff.

Conclusioni.
Corso ben strutturato e presentato. Sicuramente lo raccomanderei ad amici che intendano intraprendere la medesima strada..o sentiero, :-))

Ecco ragazzi, ho concluso il mio resoconto e spero che questo percorso ci porti tutti sempre più in alto nella nostra esperienza di vita.

Vi ringrazio nuovamente per il tempo e l'impegno che avete investito con noi.
Ciao a tutti, Marco Zampollo

Guido Ragazzini eccomi qui a produrvi, come da voi richiesto, mia opinione per la "quattro giorni" che ci avete offerto: non solo essa si è dimostrata utile, utilissima, per tutte le nozioni di guida - e di cultura generale inerente all'ambito MTB, alimentazione, topografia, primo soccorso, marketing, etc -,  che ci avete impartito, ma pure piacevole per come è stata svolta.

(nell'immagine: Guidi Ragazzini)
Non ho idea di che offrano le scuole vs. concorrenti, e non intendo farmela, ma la vs. professionalità, efficacia, garbo, è stato indiscutibile.
Estendi ovviamente il mio parere a coloro che ti hanno affiancato, dall'ottimo Ivan a tutti gli altri!
Vi auguro buone cose con la speranza di rivedervi presto!
Guido

ps se necessitate di un accompagnatore per l'arco alpino Occidentale (comprese le zone oltre frontiera, cioè la Francia) mi trovate ... Anni fa curai una guida che ebbe un discreto successo: "Mountain bike sulle strade militari alpine", 91 itinerari dalla Costa Azzurra al monte Bianco"  - Guido Ragazzini - Ed. Mulatero Editore.

Gli Aspiranti  Maestri di mtb impegnati nello studio dei software per manipolare tracce GPS

Martin: innanzi tutto un grossissimo grazie per la vostra professionalità, per il vostro impegno e soprattutto per il calore e la passione con la quale avete gestito il corso! Un sincero grazie di cuore!

Per quattro giorni a Panchià si è fermato il tempo. Dall'alba al tramonto Mountainbike, tecnica, teoria ma soprattutto passione. Andrea e Ivan ci hanno preso per mano, anzi per il manubrio, come scolaretti, per aprirci un mondo che alla maggior parte di noi era sconosciuto

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Slalom attorno a birilli, curve, che a guardarle sembravano impossibili, discese troppo ripide e salite improbabili, con le loro sapienti e pacate spiegazioni miracolosamente si risolvevano quando ti lasciavi indietro le tensioni ed "il logorio della vita moderna" per entrare nel flow del biking. Corpo e mente devono fondersi con il velocipede...

Anche le fredde lezioni di teoria hanno serbato sublimi momenti estatici. Certo, fisiologia e nutrizione erano un po' scolastiche, ma le spiegazioni riguardo la cartografia e l'orientamento, condite dallo humor inglese di Marco, ci hanno portato a comprendere addirittura una minuscola parte della teoria delle relatività di Einstein.
Piacevole è stata l'eterogeneità del gruppo di noi partecipanti che con il passare delle ore e dei giorni si è agglomerato in una sorridente scolaresca.
Un plauso va anche all'ospitalità dell'albergo Panorama, semplicemente, sinceramente calorosa.  Martin Pittertschatsche

Un saluto da tutti i protagonisti dell'Evento in Val di Fiemme svolto presso l'Albergo Panorama, l'estate con Amibike vi attende con escursioni e tour lungo i più emozionanti e panoramici sentieri d'Italia

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