Presso la Scuola dello Sport Dolomiti al Residence Pralongo in Val Zoldana (BL), dove una moltitudine di attività sportive che hanno a che fare con la montagna e la formazione, si incrociano in un contesto paesaggistico e con caratteristiche ideali per svolgere stage, si sono svolti contemporaneamente i moduli formativi per Accompagnatore e Maestro di Mtb.

Il verde dei prati e il contrasto con le cime delle dolomiti bellunesi, ancora abbondantemente innevate ci ha regalato immagini stupende durante lo sviluppo delle fasi pratiche di entrambi i corsi. Mentre gli aspiranti Accompagnatori erano impegnati a trattare gli argomenti di base in preparazione delle uscite pratiche, gli aspiranti Maestri già si cimentavano su percorsi tecnici altamenti impegnativi, mettendo in mostra buone doti di guida. La prima fase del corso Maestri è molto pratica: si percorrono km ma si lavora anche su ogni dettaglio con esercizi specifici; l'obiettivo è ripartire dalle abilità acquisite al corso Accompagnatori per crescere ulteriormente sia sotto l'aspetto tecnico che teorico, imparando ad applicare il protocollo formativo creato dall'AMI.

Ci teniamo a ringraziare per l'ospitalità e simpatia la gestione del Residence Pralongo: Sabina, Paolo e Lorenzo e anche il nostro Maestro di Mtb Giancarlo Mancini, che ha curato la logistica dei percorsi e ci ha coaudiuvato durante la gestione di entrambi i moduli formativi.

I racconti e i Vostri commenti a raccontare l'esperienza vissuta.

Cari signori, che esperienza, non me l’aspettavo!
Questo potrebbe essere il titolo con il quale iniziare una puntata di Porta a Porta dedicata alla mountain bike, se mai ne faranno una.
Tutto comincia quando decido che una delle attività che vorrei fare in futuro sarà quella di poter accompagnare la gente in giro per le dolomiti in bici, e per farlo vorrei conseguire un titolo adeguato grazie a persone preparate e competenti, faccio una ricerca, chiedo ad amici, e vengo a conoscenza di AMI che ha la reputazione di essere una Scuola fin troppo rigida, acc…era proprio quello che cercavo, la possibilità di imparare un mestiere in maniera adeguata e professionale è la maniera giusta di partire!
Ci ritroviamo all’imbocco di una splendida valle dolomitica alla fine di una ritardataria primavera, la neve è ancora copiosa attorno a noi, e questo fa si che l’ambiente abbia un fascino ancora maggiore.
Siamo in 14, ed in 4 giorni di corso, grazie ad un corpo docenti dotato di un enorme affiatamento e di un instancabile professionalità, lavoriamo su pratica in bici e teoria in aula, dividiamo il nostro tempo tra l’imparare a gestire la bici con maggior destrezza su stretti percorsi nel misto, e capire di più a tavolino di meccanica, orientamento, legislazione del mestiere di accompagnatore.
Nulla viene tralasciato, le giornate sono decisamente piene dalle 8 del mattino alle 8 di sera, ma la soddisfazione è tanta nel vedere ciò che riusciamo ad imparare ed i risultati ottenuti da tutti alla fine del corso.
Ciò che immaginavo si è dimostrato vero, AMI si è dimostrato un punto di riferimento, le persone che vi operano trasmettono passione per quello che fanno e per il valore del gruppo che rappresentano, per la professionalità e per le energie spese.
La scelta si è dimostrata vincente ed abbiamo conseguito un titolo che possiamo spendere a testa alta nell’accompagnare le persone a scoprire una bellissima attività quale è la mountain bike.
Un saluto agli Istruttori Ami che ci hanno accompagnato nel nostro percorso ed ai miei compagni di corso. Andrea Brait

Riporto volentieri le mie impressioni al termine dei primi due moduli del Corso Maestri MTB. Bellissima la "location" dei primi quattro giorni a Forno di Zoldo, località Pralongo, ospiti per quattro giorni in un albergo davvero tranquillo. Il corso è con i tempi contingentati; il tempo di posare le valigie e via col test di ingresso con tante domande di fisiologia da ripescare nella memoria del corso accompagnatori. Un attimo di panico... la fisiologia! Sarà da ripassare senz'altro. Poi test in campo aperto. Gli istruttori Gianni e Michele si ingegnano a disseminare il tracciato di difficoltà; va detto che il percorso, una volta approntanto. sembrava lì da sempre, fatto apposta per le MTB. Un piccolo capolavoro. Via, tocca già a me. Qualche difficoltà nella parte iniziale poi mi sciolgo nella seconda. "Meno male", penso tra me e me. Poi si va a vedere il percorso per gli aspiranti accompagnatori e ci si sente già un po' maestri; si prova si fanno esercizi, ostacoli, si affrontano salite ripide. Insomma un ripasso di tutto ciò che si era visto ai tempi del Corso Accompagnatori.

Poi i giorni successivi, approfondimento delle tecniche di salita e discesa. Rispetto alle difficoltà di un corso accompagnatori il salto è notevole ma guai spaventarsi o scoraggiarsi. E' una sfida con se stessi per superare i propri limiti, andare oltre, verso la visione del Maestro. Gianni, Michele e Andrea ci fanno vedere passaggi apparentemente impossibili. Gianni e Michele, in giro per i boschi, si fermano a scrutare il terreno. Mi chiedo se non vorranno mica passare per di là... ma dai nemmeno un supereroe dei film!... invece sì. La sorpresa più grossa è poi scoprire che in effetti, forse forse, si poteva fare come egregiamente dimostrano Gianni e Michele, il cui sorriso malizioso non faceva ben capire se il passaggio, presentato come una banalità, fosse viceversa davvero difficile. Si scherza ovviamente... perché ci si diverte pure oltre a sudare sui percorsi. Interessantissime le parti in aula, i protocolli sull'insegnamento, i suggerimenti per spiegare le tecniche, il ripasso sulle tecniche di Primo Soccorso.
Altrettanto belle e divertenti le lezioni di cartografia, nel secondo modulo a Panchià in Val di Fiemme, la valle più bella del mondo, vicino a casa mia. Il cartografo Giancarlo è un vero "one man show", che tutto sa e tutto vede. Un biker che non perde mai la bussola! Al limite la dimentica in valigia (vero Giancarlo?). Si stende la mappa e lo spettacolo ha

inizio in un diluvio di coordinate chilometriche, curvimetri, altimetri, GPS. La lezione in campo aperto è baciata da sole che ci accompagna in una bellissima escursione in Val di Stava, vicino ai bacini -oggi non più esistenti-della fluorite il cui crollo provocò nel 1985 la valanga d'acqua che sconvolse la vallata e il paese di Tesero. Una tragedia straziante. Si mangia al "Maso delle Caore" (ossia delle capre, in dialetto fiammazzo). Giancarlo ci rinfresca la memoria sull'uso del GPS, ci mostra come trovare la posizione e tutto ciò che deve sapere un maestro davvero professionale. Al ritorno lungo una discesa su cui si scovano dei single track dove provare un po' la tecnica. Uno spasso.

Ora attendiamo gli altri moduli. Che dire? Sicuramente dei corsi impegnativi, come è giusto che sia per diventare un professionista dell'insegnamento, ma si impara tantissimo. Davvero. E lo noto bene ora quando nei miei giri vado a cercare dei passaggi impegnativi; cercando di osare e talvolta riuscendoci, passando laddove poche settimane fa non ne sarei mai venuto fuori. Un'esperienza bellissima! Marco V. (Val di Fiemme).

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Complimenti a tutti i partecipanti e Buon Lavoro !!

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