La mtb a 360°: e' uno degli slogan utilizzato da AMIBIKE, che meglio impersona l'attività svolta dall'organizzazione al servizio degli appassionati di bicicletta, che spazia dalle semplici pedalate a vere e proprie ardite sfide alla gravità e ai limiti fisici e tecnici.

Con Ami Bike fra Terra e Cielo sfidando la gravità. Adrenalina e esplorazione sono le sue parole d’ordine. Stiamo parlando del nostro Accompagnatore di Mtb e Rider Marco Sponga, amante delle sfide ai limiti, che presuppongono  grande preparazione alle spalle, doti tecniche non comuni, conoscenza dei pericoli, rispetto per la montagna e una buona dose di coraggio.  

Potrebbe essere un Bike Park fra salti e paraboliche o una semplice gara di MTB a regalarmi attimi di adrenalina. Però quello che più mi ha appassionato negli anni è sicuramente il Bike Alpinismo dove a volte, senza accorgermene, sono arrivato a sfiorare la Mtb estrema.
Bike Alpinismo: sarà il futuro della Mtb? Non credo, certo ne farà parte poiché ci saranno sempre Bikers che arriveranno lassù dove volano le aquile.

Oltre 10 anni nella speleologia subacquea, la passione per lo sci ripido e più di una cinquantina di itinerari di Bike Alpinismo in Dolomiti. Un curriculum importante. Marco è uno a cui l'adrenalina non è mai mancata. .

Quando ti abitui a certe cose poi diventa impossibile farne a meno e vivi per quello. Fino ad oggi sono sempre stato fortunato, anche se rischi me ne sono presi tanti. Ma nonostante ciò il richiamo della natura è sempre forte. È inutile negarlo, alle volte con queste attività si mettono in discussione pure i rapporti con le persone più care. Credo sia il prezzo da pagare. Commenta così Marco le sue avventure.

Entrò in Amibike un po' di anni fa, di mio sono curioso, ma è anche una necessità poiché sempre più persone mi chiedono di uscire in mtb. Io che generalmente sono un solitario come dovrei comportarmi con dei compagni di escursione che da me si aspettano soprattutto sicurezza? Perché un conto è essere bravi sulla bike, un conto è insegnare qualcosa a qualcuno.

Mi informo, serve una scuola, così arrivo ad Amibike. Ne parlano bene e non a caso.
Entro nella scuola, l'accoglienza è ottima, Andrea diventerà un amico.
Io rispetto loro e loro rispettano me, poche parole e tanti fatti.
Da loro imparo ancora, un qualcosa in più che arricchisce la persona. Così si diventa più bravi e capaci.

Il motto di Marco: qualsiasi pendio è buono per buttarci giù una discesa. Sci o mtb non fa differenza, l'importante è provarci.

Chissà se come dice lui è davvero così?

Certo che quando giri in mtb con Marco percepisci subito la voglia di esplorare e provarci sempre. Cose difficili con estrema semplicità, in sintonia con la natura.
Spingersi al limite nell'utilizzo delle due ruote, via dai tracciati preparati, lontano dalle platee.
Nelle sue discese: minuti, secondi, alle volte solo attimi, memorizzati per sempre.

Conosco bene la montagna essendo nato qui fra le Dolomiti dove ho passato gran parte del mio tempo libero, ci spiega Marco.  Sono convinto che l'esperienza non eluda da rischi, anzi alle volte ci porta oltre i nostri limiti. La prudenza qualche volta mi ha salvato anche se in montagna niente è garanzia e un po' di fortuna non guasta mai.   E chi mi chiede della paura? Be’: quella in montagna c'è sempre. Per me soprattutto in salita quando hai tempo per pensare. Per mia dote però, in discesa, dove gli attimi sono brevissimi riesco ad isolarmi da tutto e tutti pensando solo a guidare. Un qualcosa che mi ha permesso di riuscire in molte discese impossibili.

Sono gli anni 90 quando Marco con la rampichino attraversa la Val Civetta al cospetto della parete delle pareti la Nord del Civetta.
A poco più di 20 anni, per la prima volta entra così nel Bike Alpinismo.

Da li ad oggi più di 50 percorsi in mtb inediti alcuni estremi. Dalla Marmolada alle Tofane e poi ancora giù dal Piz Boè, dal Sass Pordoi e ancora da molti altri giganti delle Dolomiti. Autore di una guida di Mtb, con ancora tanti progetti nel cassetto e un pensiero li sui 4000 delle Alpi.

Conoscendolo c'è da credergli.
Come simpaticamente dice lui: "continuerò almeno finché il fisico regge".

Il Rider  Marco Sponga vi saluta e vi da appuntamento alle prossime imprese!

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